Non solo rileva la prescrizione intervenuta, ma sopratutto “La Cassazione censura la Corte di appello di Roma che non aveva motivato sul profilo della discriminazione dell’operatore StanleyBet all’accesso alle gare”. Lo evidenza a Agimeg l’avv. Daniela Agnello esperta di gambling, difensore della StanleyBet e dei titolari dei centri affiliati riferendosi alla sentenza – pubblicata oggi – con cui la Suprema Corte ha annullato la condanna nei confronti di un Ctd di Velletri. “La Corte, anziché annullare la sentenza con rinvio al giudice territoriale ha dichiarato estinto il reato per intervenuta prescrizione”. Ma poi, “nella motivazione della sentenza ha confermato il preciso principio di diritto che i giudici devono verificare ‘a monte’ se l’assenza di concessione in capo all’operatore e, prima ancora, l’esclusione dello stesso dalla gara per l’ottenimento della concessione, è addebitabile ad una normativa in contrasto con i principi eurounitari e, in tal caso, procedere con la disapplicazione”. gr/AGIMEG
Pubblicato il 03/12/2019 alle 12:38
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