ROMA – Il Tribunale di Avellino ha accolto l’opposizione presentata dal titolare di un centro scommesse Stanleybet contro l’ingiunzione di pagamento emessa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e ha condannato l’Amministrazione al pagamento delle spese del giudizio.
A seguito di un controllo presso il centro, si legge in una nota, ADM aveva redatto un verbale di contestazione in materia di apparecchiature di gioco ritenendo violato il divieto di mettere a disposizione negli esercizi «apparecchiature che, attraverso la connessione telematica» consentono ai clienti «di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line».
Il Tribunale ha evidenziato che «la sola presenza nel locale dei due PC non è sufficiente a ritenere integrato l’illecito contenuto nella norma ritenuta violata dalla Amministrazione».
Il Giudice ha rilevato che la lettura della disposizione «non considera la mera presenza di postazioni PC con libero accesso ad internet elemento costitutivo dell’illecito a meno che non venga provata la loro esclusiva messa a disposizione al fine specifico del gioco online».
Il Tribunale ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Daniela Agnello e Carmela Auriemma, concludendo che la norma considera vietato solo l’uso di dispositivi bloccati sul sito o sui siti di gioco.
RED/Agipro
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